SheepDog

Un mondo strano quello dello sheepdog. Riproduce nei minimi particolare il vero lavoro che i cani da pastore dovrebbero saper fare.
Condurre, riportare e dividere delle belle pecorelle che ne approfittano per fare un po’ di movimento mangiando qualche buon ciuffetto d’erba verde.

Il tutto inizia un bel giorno nel quale guardi il tuo cane negli occhi e ti accorgi che gli manca qualcosa, ma non capisci cosa.
Continui a fare quello che hai sempre fatto: belle e lunghe passeggiate, qualche disciplina sportiva e divertenti vacanze per mari e monti.
Ma nel suo sguardo manca sempre qualcosa.
Una bella sera trasmettono il film “Babe – Maialino Coraggioso” e inizi a guardare il tuo amico peloso sotto una luce diversa, sorridendo al pensiero sul tuo cane nelle vesti di vero lavoratore su un vero gregge di pecore.
Inizi a cercare informazioni sul mondo dello sheepdog in Italia, se esiste, sfogli le pagine di internet, chiedi consigli sui forum e alla fine trovi i numeri di telefono.
Così una domenica mattina la sveglia suona alle 7, perché se sei fortunata i campi si trovano almeno ad 1 ora da casa (soprattutto se scegli di fare la strada più lunga).
Una volta arrivata, dopo decine di imprevisti, ti trovi davanti uno spettacolo strano. Cani e padroni uno di fianco all’altro, in silenzio, intenti ad osservare un cane lavorare. Pochi rumori: un fischio, un comando vocale, un belato, a volte il bisbiglio degli spettatori e addirittura il fruscio dell’erba al passaggio delle pecore.
Ecco il nuovo mondo.
Il tuo cane passa i primi 5 minuti a cercare di capire qualcosa con il naso rivolto verso l’alto. Tante novità, tanti odori strani, tanti pelosi nuovi.
La prima cosa che fai è quella di rimpiangere la tua domenica a poltrire in casa, perché sei appena arrivata ma non ce la fai già più a stare in mezzo al fango (quando va bene), al bagnato, al freddo e alla puzza. Con le classiche scarpe da tennis da buttare dopo il terzo passo.
Un scambio rapido di parole con l’istruttore che ti invita a seguirlo verso le pecore.
Bene.. è il momento!
Per provare vengono richieste solamente due cose: un buon richiamo, fondamentale, e il terra.
Il pensiero del principiante medio è sempre lo stesso: “Tanto il mio cane è ubbidientissimo, non avrò di sicuro problemi! “
… infatti …
Quando va bene il cane inizia a girare come un pazzo intorno alle pecore, non sapendo cosa fare è normale. Inizi a farti prendere dal panico, non capisci più cosa ti sta dicendo l’istruttore. Vorresti solo riuscire a fermare quel piccolo ciclone indemoniato perché hai il terrore che ammazzi le pecore, non può essere il tuo cane! Non si ferma, ogni tentativo è inutile. Ha il cervello sconnesso ed è come se tu non esistessi. Tu intanto sprofondi nella vergogna e già pensi a come giustificarti sperando che il tuo cane non faccia niente a quelle povere pecore!
Come se non bastasse inizi a cadere perché c’è il fango, inciampi sulle pecore, quel coso che ha perso le sembianze di un cane ti travolge e inevitabilmente cadi per terra e se sei fortunata l’istruttore è già lì che ti riporta in posizione mentre sei fisicamente troppo provata per capire cosa stai facendo. Ma ovviamente riesci a farlo solo con i capelli ritti e le vampate di calore causate dalla fatica che diventano insopportabili.
Bene, diciamo che può bastare!
Ora arriva la scena migliore. Tu e l’istruttore che rincorrete il cane, cercando di fermarlo fisicamente, perché ovviamente non ricorda più il suo nome e dopo 10 minuti di urla si passa alla fase successiva. Assalti, finte, corse, cambi di direzione… tutto inutile. Ma alla fine l’istruttore, sicuramente non tu, con un colpo di reni ce la fa!
Una volta preso il piccolo diavolo sfinito, ma mai più di te, vieni rassicurata della reazione irreale che hanno causato le pecore, ma sei troppo impressionata da quella scena, il tuo cane che non ascolta, che non si ferma, con lo sguardo appallato da assassino.
Ah già, però era ubbidientissimo..
Quando va male, eh si perché spesso va male, il cane non guarda le pecore, va a farsi i giri, insegue te, non mostra per nulla interesse. Anche con prove successive non c’è modo di fargli capire che quegli animali grossi, pelosi e puzzolenti dovrebbero essere presenti nel suo dna. Purtroppo.
Col tempo e tanta pazienza riesci sì a farlo interessare, corre dietro alla pecore, te le riporta, ma tutto come se fosse un gioco. In questi casi bisognerebbe chiedersi se si insiste per il cane o per l’orgoglio del padrone.

Poi c’è la via di mezzo, c’è il cane interessato ma calmo, che capisce quasi subito che cosa gli viene chiesto. E’ un cane-scuola, grazie a lui riesci a ragionare sulle cose che ti vengono dette, hai tempo per valutare le possibili alternative e capire allo stesso tempo le basi dello sheepdog. Probabilmente non arriverà ad alti livelli, chissà, però ti aiuta tantissimo a capire come vanno o dovrebbero andare le cose.
E’ quel cane dal quale riesci ad ottenere l’ubbidienza subito, senza troppi alti e bassi, che ha voglia di lavorare per te, di eseguire gli ordini senza chiedere chissà che cosa. Ti fa capire l’importanza di determinate azioni sulle pecore e tu, in quel momento, non potresti chiedere di meglio.
Superata la prima fase, arriva la parte migliore: Il movimento del conduttore.
Non sembra, ma è difficile fare più cose contemporaneamente. Devi guardare le pecore e capirle; devi guardare il cane, capirlo, guidarlo e aiutarlo; ma soprattutto… devi capire dove andare!
Quando il cane diventerà più controllato ti verrà richiesto di camminare all’indietro in modo da riuscire a guardare bene i movimenti del cane e anticiparlo in caso di necessità, cosa un po’ impossibile dando le spalle al cane.
Inizieranno le prime vere cadute, le prime storte, le prime bottiglie di vino da offrire ai compagni di avventura a causa della tua instabilità..
In tutto questo devi capire gli ordini che ti vengono impartiti dall’istruttore che da lontano sghignazza allegramente perché rivive i suoi primi momenti sulle pecore e poi sì, perché si è un po’ buffi. ( ma c’è sempre una vendetta.. per esempio quando l’istruttore si prende un cucciolo… )
E via piano piano si affrontano le prime difficoltà… ferma il cane lì, gira a sinistra, gira a destra, vai dritto.. non storto!!! Dritto!!! Aiutati con il bastone!!! Tienilo in questa mano quando il cane gira da una parte! Tienilo con l’altra mano quando gira dall’altra parte!!! Noooo così non l’aiuti!!!
E tu sei lì che ormai no ti ricordi più qual è la destra, non sai più andare dritto, non sai più come ti chiami, ti chiedi che ci fai lì e quando mai ti è venuta questa assurda idea!
Davanti a te hai le protagoniste di tutta questa meravigliosa avventura: le pecore… quelle belle, morbide, calde e pesanti pecore! Il loro unico scopo è quello di aiutarti nelle cadute e di complicarti la vita.
Già, perché quando va bene ti pestano un piede e si fanno trascinare, ovviamente se non sei già caduta. Quando va male, con l’aiuto del tuo amato cane, ti arrivano a 100 all’ora sulle gambe… e lì c’è poco da fare… sempre meglio anticipare e buttarsi a terra da soli, prima di avere un menisco in meno.
Un altro scherzo delle pecore è fare l’opposto di quello che speri che facciano. Se hai bisogno che stiano ferme mentre ti allontani, stai sicura che ti seguiranno.. Se hai bisogno che ti seguano, stai sicura che rimarranno ferme immobili come delle statuine.
Ma sono belle anche per questo, soprattutto quando nel gruppo c’è la più simpatica di tutte, quella che cerca in tutti i modi di tornare all’ovile o peggio ancora che vuol dare un “bacio” in fronte al tuo cane.
Alla fine si fanno amare anche per questo.
Infine c’è il tuo cane, il tuo braccio e a volte pure la tua mente. Quando inizia a capire, a ragionare, sembra che le pecore siano state sempre nella sua testa, nel suo cuore. Ci saranno sempre momenti di sconforto, il cane non ti ascolterà, sarà svogliato, ma ci sarà sempre qualcuno che ti spiegherà che è normale, che capita, anche i cani hanno i loro alti e bassi quindi di non scoraggiarti.
Ma ora siete lì, a correre per tutto il campo per portate a spasso le pecore e mai avresti pensato che ce l’avresti fatta, se solo ripensi a quel piccolo diavoletto che non voleva fermarsi, ti scappa un sorriso.
Il tuo fantastico amico ti anticipa, prende iniziative e la maggior parte delle volte… ti corregge! Eh si, perché ai cani ad un certo punto dell’addestramento scatta quella molla che gli fa improvvisamente ricordare tutto. E tu sei lì, che l’osservi per capire da lui. I ruoli si sono invertiti, ora è lui che aiuta te, che ti spiega cosa si deve fare. Inizi ad osservarlo, tutto va a rallentatore e il suo sguardo ti cattura. Il suo sguardo impegnato, maturo, giudizioso e che sa. Quello sguardo che emana una strana luce, la luce della completezza interiore, quel qualcosa che per tanto hai cercato e che finalmente hai trovato. Ora quando lo vedi sulle pecore diventa un altro cane, cambia completamente espressione, sono difficili da raccontare queste sensazioni, si possono solo vivere.
Un cane che sa cosa fare, che sa come agire, che sa come leggere le pecore e soprattutto che sa che ti può prendere in giro come vuole. Perché anche quel fantastico compagno peloso quando ha voglia di scherzare lo fa benissimo. Inizia a fare orecchie da mercante, non ti prende un comando e si mette a fare tutto l’opposto di quello che gli chiedi. Ma ogni tanto c’è bisogno anche di questo, giocare sulle pecore, sfogarsi, staccare un attimo la grandissima pressione mentale che questa disciplina mette sul padrone ma soprattutto sul cane. Lo sforzo fisico e mentale è altissimo, per lui alla fine non è un divertimento, si tratta di un lavoro, un lavoro vero!
Tutta la fatica viene ripagata dal suo sguardo a fine lavoro.. quello sguardo sereno, felice e pieno di gratitudine.
Tutto è nato grazie a lui e a qualche coincidenza fortunata. Ormai il mondo dello sheepdog è il tuo mondo, non riusciresti mai a tornare indietro.
Ora lo sheepdog fa parte di te.
Hai un gran cane (eh si, tutti abbiamo un gran cane) che involontariamente ti ha fatto scoprire il suo mondo e tutto questo ti rende felice perché riesci a mantenere alta la bandiera della tua razza da pastore, ma soprattutto rende felice lui perché ha la possibilità di fare quello per il quale è nato.

Francesca www.iwsha.net

 

 

Il mio primo giorno a scuola di…… pecore!!!!

 

 

Piccoli pastorelli crescono….

 

 

 

Oggi 24/05/2008 ho fatto il TLG....il mio punteggio?...solo 92/100...la classe non è acqua....