Il mio nome è Bobo, se la memoria non mi inganna sono nato all’incirca sul finire dell’estate del 2001 ma la mia “vita vera” è iniziata circa un anno dopo, esattamente il 3 luglio del 2002 quando ho conosciuto i miei genitori adottivi.
Me ne stavo a randagiare (concedetemi la licenza poetica) tranquillo sulla spiaggia quando mi vedo questa tipa un po’ stralunata piombarmi addosso con gli occhi gonfi di lacrime e farfugliando strane parole a me sconosciute….
La tizia pretendeva di abbracciarmi e spupazzarmi come meglio le aggradava ma aveva fatto i conti senza l’oste poiché io, nato libero e randagio, non avevo alcuna intenzione di farmi avvicinare da lei!
Devo dire che la ragazza pazza fu molto furba perché, dopo quel nostro primo incontro, iniziò a portarmi delle squisite prelibatezze che io nemmeno mi ero mai sognato esistessero…
Non ci volle molto perché iniziassi ad affezionarmi a quella strana ragazza che, chissà poi perché, mi aveva preso tanto a cuore, proprio io, un randagio qualunque, sporco e malandato e con uno spirito libero che mi scorreva nelle vene che difficilmente avrebbe potuto essere placato.
Cmq, per farla breve, dopo diversi giorni che venivo trattato come un nababbo, avevo iniziato un po’ a lasciarmi andare e farmi fare qualche coccola, ogni tanto, solo così per gradire…
Se non che, proprio sul più bello che mi ero abituato ad essere rimpinguato senza più dover frugare nella spazzatura o inseguire conigli, una mattina la ragazza ed il suo compagno mi si presentano davanti con borse, borsette e valige ed io capisco che la pacchia è finita.
La ragazza si avvicina per salutarmi, mi accarezza e…. colpo di scena!
Mi mette una corda al collo ed inizia a tirare verso una vecchia automobile rossa che, tra l’altro, conteneva già un grosso cane antipatico che ricordava vagamente un Husky o un pastore tedesco ma entrambi mal riusciti!
Non ho avuto il tempo di dire A che mi sono trovato migliaia di chilometri lontano da casa e soprattutto lontano dalla mia vita di cane randagio, affamato sì, ma libero!
Devo dire che, a distanza di tanti anni, il bilancio è positivo!
La nuova vita comprende una casa comoda ben rifornita di letti, divani, cestine e cuscini d’ogni genere dove amo rilassarmi e crogiolarmi, una ciotola assicurata di pappa accettabile ogni sera nonché una serie infinita di biscottini, ossicini, pasticcini per cani durante tutto l’arco della giornata, una vita movimentata e con qualche spazio di libertà che io, non lo nego, tendo a prendermi ampiamente anche quando, a volte, non mi verrebbe concesso.
E, ultima ma non per questo meno importante, una famiglia che mi ama, mi coccola, mi vizia e mi riempie di mille attenzioni.
Come nota negativa a questo quadretto vorrei solo dire che ODIO VIVERE E DIVIDERE LE ATTENZIONI CON ALTRI FRATELLI!
Posso aver rinunciato alla libertà per vivere negli agi ma se c’è una cosa che mi manca e che desidero ardentemente è ESSERE FIGLIO UNICO!!
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