Water rescue dog

 

Il soccorso nautico, tramite unità cinofile, è sicuramente una disciplina impegnativa, ma soprattutto divertente.

È una specialità cinofilo sportiva che può fare chiunque possieda un cane di peso superiore a 25/30 chilogrammi.

A livello pratico si tratta di esercizi dove cane e conduttore si impegnano nel portare a termine operazioni simulate di soccorso, più o meno articolate.

Il fascino di questa attività risiede sicuramente nel rapporto che si instaura fra uomo e animale che permette di intendersi e comprendersi durante il lavoro stesso e nella vita quotidiana.

La base per una perfetta riuscita nell’attività specifica e in tutte le altre specialità cinofilo sportive, è la creazione di un sano rapporto fatto di rispetto, gentilezza, entusiasmo, ma soprattutto di fiducia reciproca, necessaria per poter affrontare situazioni di potenziale pericolo.

Fidarsi l’uno dell’altro permette di creare la giusta sintonia per poter intervenire.

Da non sottovalutare assolutamente, è la forza del motore di questa disciplina, il cane. Forte e potente, l’animale deve possedere una buona preparazione fisica e sicuramente una buona prestanza.

L’attività si compone di esercizi di difficoltà tecniche diverse, si spazia dai semplici riporti di diversi oggetti come remi, salvagenti, al riporto di intere imbarcazioni alla deriva, apporti, prese al polso singole o doppie, invii direzionali, recupero di uno o più figuranti (coloro che simulano l’annegamento), salti e tuffi.

Sicuramente la preparazione è altamente tecnica e richede tempo e costanza, gli allenamenti, sia per i cani che per i conduttori, cominciano con l’inizio della stagione (Marzo/Aprile) e proseguono fia ad autunno inoltrato.

In questa particolare attività è richiesta tecnica e precisione che distinguono le diverse unità cinofile.

Gli strumenti o meglio dire gli accessori necessari sono, una buona muta per proteggersi dal freddo e dalle possibili “zampate” del nostro socio e, per quanto riguarda il cane, una imbracatura funzionale e comoda a cui aggrapparsi per essere tratti in salvo e trasportati al sicuro.

A livello sociale, il soccorso nautico serve a qualcosa?

In Italia, come anche all’estero, l’impiego di unità cinofile da soccorso in acqua è strettamente limitato sia dalla regolamentazione esistente, che dal punto di vista pratico e funzionale.

Nell’attività di volontariato le regole e la professionalità sono d’obbligo, per intervenire nel modo più corretto e legale possibile, bisogna essere almeno assistente bagnante (o comunque possedere un brevetto riconosciuto per il salvataggio) e nei rari casi di intervento che si possono eseguire il cane non interviene mai solo, ma sempre con il suo compagno bipede.

Deve essere comunque riconosciuto e sottolineato l’impegno dei volontari impegnati nell’attività di soccorso nautico che con costanza e passione, si dedicano a questo settore.

Esistono nuclei della Protezione Civile che ogni anno prestano il loro prezioso aiuto in questo ambito, prodigandosi in interventi di assistenza e di recupero, oltre che in mare, anche su fiumi e laghi..

A livello sportivo, fino a qualche tempo fa, esistevano gare specifiche e riconosciute, solo per Terranova, organizzate dal C.I.T. (Club Italiano del Terranova), ma grazie al contributo di alcuni appassionati la specialità si diffonde a tutti coloro che in questa attività ci credono e che in questa attività si impegnano.

Nasce il Campionato Nazionale di Soccorso Nautico che fra tutte le novità, prevede l’impiego di unità cinofile “miste”, non legate a determinate razze canine, ma solo a vincoli di peso.

Sia durante la finale che prima, nelle tappe di qualifica, le unità cinofile da soccorso in acqua, si sfideranno seguendo regole ed eseguendo esercizi specifici, valutati da giudici attenti ed esperti che seguiranno la competizione fino alla sfida finale a cui parteciperanno solo i migliori cani e i loro conduttori.

Purtroppo questa disciplina non è ancora ben conosciuta se non dagli affezionati, è spesso legata al tipico pregiudizio di dover (per forza) possedere un cagnone enorme ed impegnativo.

Il Campionato Nazionale di Soccorso Nautico si prefigge come obiettivo di sfatare questo mito, dando la possibilità a tutti coloro che possiedono un amico a 4 zampe di taglia media o grande (non solo gigante) di cimentarsi in questa disciplina e perché no…magari di vincere!

IL BREVETTO DI SALVATAGGIO

"Il Brevetto di Salvataggio per Unità Cinofile (Uomo - Cane) verifica con la massima attendibilità la capacità delle stesse di portare in salvo una o più persone  in pericolo in acqua ,o di prestare soccorso ad una imbarcazione ed ai suoi occupanti.Il tutto con professionalità e velocità di intervento" .

Per il superamento dell'esame di brevetto è richiesta oltre che la conoscenza delle nozioni base di pronto soccorso e rianimazione anche l'esecuzione, con esito positivo, di 7 prove pratiche, descritte qui di seguito. 

 

Obbedienza a terra

Come più volte abbiamo spiegato,determinante è il controllo e la gestione del cane in ogni situazione.

L'operato di una Unita Cinofila di Salvataggio Nautico,nella formazione deve tener conto che non dovremo operare solo in acqua,ma in molti frangenti ci troveremo ad iniziare e terminare le nostre operazioni ad esempio in una spiaggia affolata durante la stagione balneare.

Quindi dovremo preparare le nostre Unità Cinofile affinchè siano preparate ad operare in perfetta sinergia e con il totale controllo del cane in ogni situazione.Per ottenere questo,sarà detrminante il lavoro che andremo a svolgere a "terra" ovvero a secco durante la stagione invernale.

Quindi prima di iniziare le nostre prove di Brevetto che potrete trovare più avanti descritte,sarà valutata dalla commissione esaminatrice anche il controllo e la gestione del cane nelle fasi di approntamento al superamento delle prove di esame.

Il nostro amico a quattro zampe non dovrà assolutamente intralciare il nostro operato durante lo svolgimento delle prove rimanendo sempre vicino a noi,oppure in una postura fissa(seduto o terra resta)che gli avremo ordinato.

 

Salvataggio di una persona in pericolo (tecnica a delfino senza pinne)

In questa prova il conduttore deve dimostrare di conoscere e di saper operare, nell'intervento di salvataggio, con la tecnica "a delfino" sena l'uso delle pinne, dove è il cane che rimorchia, senza nessuna esitazione, il conduttore dalla persona in pericolo, permettendogli di risparmiare preziose energie.

 

Salvataggio di due persone in pericolo (nuoto davanti al cane con pinne)

L'Unità Cinofila partirà da riva ed il conduttore, nuotando davanti al cane, senza mai perdere di vista le due persone in pericolo, raggiungerà il primo figurante, che sorreggerà fino all'arrivo del cane. Consegnato il primo figurante al cane, il conduttore si dirigerà quindi verso il secondo figurante e dopo averlo immobilizzato con una presa idonea, si farà raggiungere dal cane che provvederà a riportare a riva tutti.

 

Salvataggio di una persona con utilizzo imbarcazione

Cane e conduttore si imbarcano rapidamente su di un gommone. Il conduttore prende il remo e pagaia sino a 50 mt. dall'infortunato quindi si tuffa assieme al cane e raggiunge la persona in pericolo. Preso il figurante il conduttore si farà trainare dal cane o verso il gommone o, se lo ritiene più opportuno, verso la riva.

 

Rimorchio di battello a riva

Cane e conduttore sono su di una imbarcazione che simula una avaria al motore. Il cane si tufferà dal gommone e prendendo la cima in bocca,o assicurando la cima all'imbragatura dovrà trainare a riva il gommone stesso senza indugi.

 

Nuoto col cane

Cane e conduttore dovranno nuotare, uno a fianco dell'altro per alcuni minuti agli ordini della Commissione giudicatrice. Il cane non dovrà intralciare il suo conduttore o sorpassarlo. Il conduttore non dovrà mai distanziare il cane e i due non dovranno mostrare affaticamento, ma nuotare con calma. Inoltre la commissione tecnica esaminatrice potrebbe richiedere anche che il conduttore "sostenga" il cane.Tutto questo per valutare il corretto grado di attaccamento e "collaborazione" tra i due componenti l'unità cinofila.

 

Pronto soccorso e rianimazione

Infine il candidato, per superare l'esame di brevetto, dovrà dimostrare di conoscere le nozioni base di pronto soccorso e rianimazione.

 

 

Tutto ebbe inizio quando si scoprì che amo l'acqua...

 

 

 

   
   

...e così iniziai la scuola per cani da soccorso nautico